Selfie a
parole
Avevo sempre scritto di cose serie: business, marketing, project management. Tanti paroloni in inglese per rappresentare il mondo del lavoro e degli affari, dove il mercato esprime una domanda e l’impresa risponde con una sua offerta, tramite la produzione che si traduce in vendita e confronto con la concorrenza. Tutti argomenti prima studiati sui libri e poi approfonditi in università e nei convegni, sviscerati da differenti punti di vista, studente, formatore, docente, relatore, ma soprattutto vissuti sul campo. E così in cerca di una sintesi tra teoria e realtà, ci si ritrova magari lungo le statali del mantovano con una vecchia Panda Telecom, quando i campi appena concimati spandono tutt’intorno aromi forti e il caldo obbliga a tenere spalancati i finestrini, oppure a Bolzano, dove gli imprenditori ti chiedono di parlare lentamente e nell’intervallo discutono in tedesco, o a Catanzaro, dove si arriva così tardi con i pochi voli disponibili che ti devono lasciare la cena fredda in stanza, o ancora ad Agrigento, dove i partner ti portano a mangiare pesce appena pescato al ristorantino di famiglia, giù a Porto Empedocle, e tra un calice e l’altro tutte le regole scritte vengono meno nel caldo abbraccio meridionale.
A poco, a poco più dei concetti teorici e delle strategie emerge il lato umano, imperfetto, incompleto, volubile, spesso incoerente e illogico, ma molto più vero e interessante da raccontare. E matura una nuova passione, quella per il racconto, non solo quello di storie di ordinaria follia aziendale, ma ogni tipo di vicenda che la fantasia possa abbracciare: favole di animali, di oggetti che prendono vita, di giovani e vecchi, di fantascienza, storie pazze e racconti biblici, visti dal mio personale e bizzarro punto di osservazione. La forma doveva essere quella che più poteva attagliarsi ad una persona pratica e di azione: il racconto, la favola, la novella, un elaborato breve e sintetico, ma efficace e completo al tempo stesso. Dapprima iniziai con le favole da narrare ai figli per la buonanotte, storie che tengano compagnia dopo il tramonto, mentre si attende che il sonno cali a spegnere la giornata e i suoi turbamenti. Poi i figli crescono e più non ascoltano, immersi nella tecnologia e nei mille messaggini, e allora passai a racconti per tutti, grandi e piccoli, che strappano un sorriso o magari una lacrima, che fanno riflettere un po’ di più su quello che ci circonda e su come siamo, pensiamo e viviamo noi stessi.
Ogni volta che nasce un nuovo racconto per me è come un miracolo, qualcosa di spontaneo e non ripetibile a comando. A volte aspetto settimane e mesi, senza scrivere una parola, e penso che le mie storie si siano esaurite. Eppure, quando meno me l’aspetto, ecco sgorgare all’improvviso parole, emozioni, personaggi, vicende particolari e finali inattesi. E allora mi fermo dove mi trovo, fermo l’auto in un parcheggio, accosto il carrello al supermercato e prendo un appunto.
Quando i racconti aumentarono li raccolsi in un libretto per i miei figli, per i parenti e gli amici più cari, poi partecipai a dei concorsi che fruttarono anche qualche pubblicazione, infine scoprii You Can Print e decisi di lanciarmi nel self publishing. Con You Can Print era tutto facile e pubblicai i primi ebook e i primi libri nel gennaio 2013. Subito trovai i miei racconti in vendita in tutti i principali portali (Amazon, Apple Store, Ibs, Mondadori, Feltrinelli…). Ricordo ancora la prima volta che acquistarono i miei libri: neanche conoscevo il portale che l’aveva venduta! Le vendite aumentavano e non capivo chi in Italia o nel mondo decideva di comprare le mie storie, però diventarono decine e poi anche centinaia… Erano successi da principianti, ma comunque successi e poi c’era la soddisfazione personale che qualcuno chissà dove aveva letto qualcosa di mio! Ancor oggi attendo il report delle vendite che ogni mese porta con sé trepidazione e sorpresa.
Avevo sempre scritto di cose serie: business, marketing, project management. Tanti paroloni in inglese per rappresentare il mondo del lavoro e degli affari, dove il mercato esprime una domanda e l’impresa risponde con una sua offerta, tramite la produzione che si traduce in vendita e confronto con la concorrenza. Tutti argomenti prima studiati sui libri e poi approfonditi in università e nei convegni, sviscerati da differenti punti di vista, studente, formatore, docente, relatore, ma soprattutto vissuti sul campo. E così in cerca di una sintesi tra teoria e realtà, ci si ritrova magari lungo le statali del mantovano con una vecchia Panda Telecom, quando i campi appena concimati spandono tutt’intorno aromi forti e il caldo obbliga a tenere spalancati i finestrini, oppure a Bolzano, dove gli imprenditori ti chiedono di parlare lentamente e nell’intervallo discutono in tedesco, o a Catanzaro, dove si arriva così tardi con i pochi voli disponibili che ti devono lasciare la cena fredda in stanza, o ancora ad Agrigento, dove i partner ti portano a mangiare pesce appena pescato al ristorantino di famiglia, giù a Porto Empedocle, e tra un calice e l’altro tutte le regole scritte vengono meno nel caldo abbraccio meridionale.
A poco, a poco più dei concetti teorici e delle strategie emerge il lato umano, imperfetto, incompleto, volubile, spesso incoerente e illogico, ma molto più vero e interessante da raccontare. E matura una nuova passione, quella per il racconto, non solo quello di storie di ordinaria follia aziendale, ma ogni tipo di vicenda che la fantasia possa abbracciare: favole di animali, di oggetti che prendono vita, di giovani e vecchi, di fantascienza, storie pazze e racconti biblici, visti dal mio personale e bizzarro punto di osservazione. La forma doveva essere quella che più poteva attagliarsi ad una persona pratica e di azione: il racconto, la favola, la novella, un elaborato breve e sintetico, ma efficace e completo al tempo stesso. Dapprima iniziai con le favole da narrare ai figli per la buonanotte, storie che tengano compagnia dopo il tramonto, mentre si attende che il sonno cali a spegnere la giornata e i suoi turbamenti. Poi i figli crescono e più non ascoltano, immersi nella tecnologia e nei mille messaggini, e allora passai a racconti per tutti, grandi e piccoli, che strappano un sorriso o magari una lacrima, che fanno riflettere un po’ di più su quello che ci circonda e su come siamo, pensiamo e viviamo noi stessi.
Ogni volta che nasce un nuovo racconto per me è come un miracolo, qualcosa di spontaneo e non ripetibile a comando. A volte aspetto settimane e mesi, senza scrivere una parola, e penso che le mie storie si siano esaurite. Eppure, quando meno me l’aspetto, ecco sgorgare all’improvviso parole, emozioni, personaggi, vicende particolari e finali inattesi. E allora mi fermo dove mi trovo, fermo l’auto in un parcheggio, accosto il carrello al supermercato e prendo un appunto.
Quando i racconti aumentarono li raccolsi in un libretto per i miei figli, per i parenti e gli amici più cari, poi partecipai a dei concorsi che fruttarono anche qualche pubblicazione, infine scoprii You Can Print e decisi di lanciarmi nel self publishing. Con You Can Print era tutto facile e pubblicai i primi ebook e i primi libri nel gennaio 2013. Subito trovai i miei racconti in vendita in tutti i principali portali (Amazon, Apple Store, Ibs, Mondadori, Feltrinelli…). Ricordo ancora la prima volta che acquistarono i miei libri: neanche conoscevo il portale che l’aveva venduta! Le vendite aumentavano e non capivo chi in Italia o nel mondo decideva di comprare le mie storie, però diventarono decine e poi anche centinaia… Erano successi da principianti, ma comunque successi e poi c’era la soddisfazione personale che qualcuno chissà dove aveva letto qualcosa di mio! Ancor oggi attendo il report delle vendite che ogni mese porta con sé trepidazione e sorpresa.
FABRIZIO TRAINITO
Nato a Roma nel 1968, al termine degli studi in Economia e Commercio presso l'università LUISS di Roma ha lavorato nel marketing in Johnson & Johnson, Nissan e Playtex prima di approdare in Telecom Italia.
Ha insegnato Comunicazione e Project Management all’università LUMSA e Marketing alla Sapienza e alla LUISS di Roma.
Nel campo editoriale, oltre a numerosi articoli di marketing, ha pubblicato i due saggi “Le mille face del marketing” e “Direct Marketing, Co-marketing e Internet Marketing” con Sperling & Kupfer Editori e due libri di testo per la scuola superiore: “Strategie di Marketing” e “Project management” con Mondadori Le Monnier.
Nella narrativa tre sue storie sono state pubblicate nelle antologie della Perrone Editore: “La villetta”, “Pranzo a sorpresa”, “Questa volta sarà diverso" e “Odio l’estate”.
L'autore ha deciso di pubblicare con l'editore YouCanPrint le sue storie a partire dal 2013. Vedi quali sono le sue pubblicazioni nella narrativa.
Ha insegnato Comunicazione e Project Management all’università LUMSA e Marketing alla Sapienza e alla LUISS di Roma.
Nel campo editoriale, oltre a numerosi articoli di marketing, ha pubblicato i due saggi “Le mille face del marketing” e “Direct Marketing, Co-marketing e Internet Marketing” con Sperling & Kupfer Editori e due libri di testo per la scuola superiore: “Strategie di Marketing” e “Project management” con Mondadori Le Monnier.
Nella narrativa tre sue storie sono state pubblicate nelle antologie della Perrone Editore: “La villetta”, “Pranzo a sorpresa”, “Questa volta sarà diverso" e “Odio l’estate”.
L'autore ha deciso di pubblicare con l'editore YouCanPrint le sue storie a partire dal 2013. Vedi quali sono le sue pubblicazioni nella narrativa.